venerdì 13 dicembre 2019

Zara Pogossian riceve il prestigioso ERC Consolidator Grant

Carissimi soci e amici,
siamo felici di annunciare che la Dott.ssa Zara Pogossian, nostra socia di lunga data, nonché consigliera di Assoarmeni, ha ottenuto dall’European Reserach Council (ERC) il finanziamento denominato “ConsolidatorGrant 2019” per il progetto di ricerca intitolato “ArmEnIntreccio Armeno: Rivisitazione delle esperienze interculturali nell’Eurasia medievale tra i secoli IX ed il XIV”.
La notizia è degna di nota, poiché è la prima volta che la Comunità Europea (l’ERC fa parte delle iniziative che fanno capo alla Comunità Europea) finanzia un progetto che presenza una fortissima qualificazione armena.
L’ERC ha riconosciuto al progetto, l’importanza insita nell’individuazione di un metodo innovativo per lo studio dell’Armenia storica, situata al centro dell’area delimitata dal Caucaso, dall’Anatolia e dalla Mesopotamia nel Nord (C.A.M.), attraverso le fonti, la storia e la cultura armena.
Al riconoscimento ottenuto dal progetto della Dott.ssa Pogossian, si accompagna un finanziamento per il lavoro di ricerca che com’è noto, viene assegnato dall’European Reserach Council (ERC) solo ai progetti di studio e di ricerca ritenuti di altissima qualità, a livello internazionale. Infatti nel 2019, solo il 12% dei progetti presentati in tutti i campi sono stati premiati, e tra i Direttori dei progetti, solamente il 39% è rappresentato da donne.
Assoarmeni, nel formulare i più sentiti auguri di buon lavoro alla nostra Zara Pogossian ed al suo gruppo di ricerca, si congratula per il prestigioso riconoscimento ottenuto ed auspica che dallo sviluppo di tale importante progetto di ricerca, possano derivare ancor più importanti risultati a livello internazionale, per lo studio della Storia e della Cultura Armena.


giovedì 28 novembre 2019

Lettera in riferimento alla visita del Premier Pashinyan a Roma

All’Ufficio Stampa del Primo Ministro della Repubblica d’Armenia Nikol Pashinyan
Al Ministero degli Esteri della Repubblica d’Armenia
Al Dipartimento delle Relazioni internazionali e della Diaspora presso il Ministero dell'Istruzione, delle Scienze, della Cultura e dello Sport della Repubblica d'Armenia
All’Ambasciata della Repubblica d'Armenia in Italia

A nome dei soci dell’associazione Assoarmeni e tenendo conto delle numerose richieste di chiarimenti, ci rivolgiamo alle sopraccitate istituzioni in riferimento al mancato incontro con gli armeni, residenti a Roma e nel Lazio, del Premier armeno Nikol Pashinyan, in visita ufficiale in Italia dal 20 al 22 novembre 2019.
Ricordiamo che dopo l’approdo all’Isola di San Lazzaro a Venezia, il premier ha avuto una serie di incontri a Milano, il primo dei quali proprio con i suoi connazionali, nell’affollatissima chiesa armena apostolica dei Quaranta Martiri. L’ultima tappa era la capitale romana.
Qualcuno però ha preferito all’incontro degli armeni di Roma e del Lazio con il proprio premier, la visita al Pontificio Collegio armeno. Dal video e descrizione postati sulla pagina FB di questa istituzione apprendiamo che ad accoglierlo, accompagnato dai due Ambasciatori armeni con il loro personale di ambasciata, nella chiesa semideserta c’erano: il Rappresentante degli armeni cattolici l’arcivescovo Minassian, il Rettore del Pontificio Collegio armeno con i suoi studenti, le suore armene dell’Immacolata Concezione e i pochissimi armeni, evidentemente scelti dal padrone di casa.
Eppure, la numerosa e variegata comunità armena di Roma e del Lazio, pur avendo come nucleo la diaspora storica, è composta nella stragrande maggioranza proprio da cittadini armeni. Studenti, lavoratori, casalinghe, professionisti, disoccupati, giovani e non, che lontani dal proprio Paese, hanno sperato nel successo del movimento di protesta - intrapreso nella primavera del 2018 dall’allora leader dell’opposizione, oggi diventato il nostro Premier - certamente meritavano questo incontro al pari dei loro connazionali di Milano.
A rigor di cronaca va ricordata anche la visita in Italia del Presidente dell’Assemblea Nazionale della Repubblica Armena, Ararat Mirzoyan, avvenuta nel mese scorso. Quella volta l’incontro dell’alta carica istituzionale della Repubblica Armena con la comunità c’è stato, anche se con poche adesioni, dato che la comunicazione era apparsa esclusivamente sulla pagina FB dello stesso Pontificio Collegio. Si vuole pensare che allora si sia trattato solo di una omissione organizzativa. Tuttavia, questi due indizi lasciano intravedere un’intenzionalità nel selezionare il pubblico degli incontri e, più in generale, nell’adottare determinate scelte.
Quest’ultima, ambigua e poco trasparente ha giustamente suscitato sconcerto e disappunto nella comunità armena e in primis, nei suoi giovani, che hanno trovato sfogo sul sito del quotidiano online armdaily.am, imputando all’ambasciata il mancato appuntamento e ricordando anche come le loro manifestazioni della scorsa primavera in favore dell’attuale Premier, hanno indotto la rappresentanza diplomatica non ad un tentativo di dialogo, ma alla richiesta dell’intervento della Polizia Italiana.
Senza soffermarsi sulla lettera di protesta e la sua smentita (leggi), arrivata a nome del Consiglio della Comunità Armena di Roma, con tanto di minaccia di denuncia, vogliamo far notare che nessuna organizzazione, associazione o unione, operante sul territorio romano, può pensare di rappresentare tutta la comunità armena, tanto più, usando impropriamente il suo nome. Certamente i giovani in questione per molti motivi ne sono l’espressione migliore.
Pertanto ci aspettiamo delle delucidazioni su quanto accaduto a Roma da tutti i destinatari di questa lettera e in primo luogo, dalla nostra rappresentanza diplomatica presso la Repubblica italiana.

Comitato Direttivo di Assoarmeni


ՀՀ վարչապետի մամուլի քարտուղարին
ՀՀ Արտաքին Գործերի Նախարարությանը
ՀՀ Կրթության, Գիտության, Մշակույթի եւ Սպորտի Նախարարության Արտաքին
Կապերի եւ Սփյուռքի Վարչությանը

Իտալիայում ՀՀ Դեսպանությանը

Assoarmeni-ի (Հռոմի եւ Լացիոյի հայ համայնքի միություն) անդամների անունից, ինչպես
նաեւ պարզաբանումներ հայցող բազմաթիվ անհատների խնդրանքով դիմում ենք վերոնշյալ
հաստատություններին 2019 թ.-ի նոյեմբերի 20-ից 22-ը Հայաստանի Հանրապետության
վարչապետ Նիկոլ Փաշինյանի Իտալիա կատարած պաշտոնական այցի ընթացքում Հռոմի եւ
Լացիոյի հայ համայնքի հետ հանդիպման ձախողման կապակցությամբ։
Հիշեցնում ենք, որ Վենետիկի Սուրբ Ղազար կղզի ժամանելուց հետո վարչապետը նաեւ
Միլանում մի շարք հանդիպումներ ունեցավ, որոնցից առաջինը՝ իր հայրենակիցների հետ
մարդաշատ Սբ. Քառասուն Մանկանց Հայ Առաքելական եկեղեցում: Վերջին հանդիպումները
ծրագրված էին Իտալիայի մայրաքաղաք Հռոմում:
Բայց Հռոմի եւ Լացիոյի հայության հետ հանդիպման փոխարեն, ինչ որ մեկի նախընտրությամբ,կազմակերպվել էր վարչապետի այցը Քահանայապետական հայ վարժարան։ Այս հաստատության ֆեյսբուքյան էջում տեղադրված տեսանյութից եւ նկարագրությունից տեղեկանում ենք, որ կիսադատարկ եկեղեցում վարչապետին եւ նրան ուղեկցող երկու հայ դեսպաններին ու դեսպանատան աշխատակիցներին դիմավորել էին. Կաթոլիկ հայերի առաջնորդ Արքեպիսկոպոս Մինասյանը, Քահանայապետական հայ վարժարանի տնօրենն իր ուսանողների հետ, Անարատ հղության միաբանության հայ քույրերը եւ հայ համայնքի փոքրաթիվ անդամներ, որոնց ըստ երեւույթին ընտրել-հրավիրել էր տան տերը։
Հարկ է նշել, որ Հռոմի եւ Լացիոյի բազմամարդ եւ բազմազան հայ համայնքի կորիզը թեպետ
պատմական սփյուռքն է, սակայն ճնշող մեծամասնությունը Հայաստանի քաղաքացիներ են:
Մասնագետ եւ գործազուրկ, ուսանողներ եւ աշխատողներ, ընտանիքի մայրեր, երիտասարդներ եւ տարեց մարդիկ, որոնք հեռու իրենց երկրից հույսեր են փայփայել, որ 2018 թ.-ի գարնան բողոքի ալիքը՝ ղեկավարած ժամանակի ընդդիմության առաջնորդ եւ մեր ներկայիս վարչապետ՝ Նիկոլ Փաշինյանի կողմից, կհաղթանակի։ Անշուշտ, բոլոր այս մարդիկ արժանի էին վարչապետի հետ հանդիպմանը, ինչպես նրանց հայրենակիցները Միլանում։
Հարկ է նաեւ հիշատակել ՀՀ Ազգային Ժողովի նախագահ Արարատ Միրզոյանի Հռոմ կատարած այցը անցած ամիս։ Այդ ժամանակ հայ համայնքի անդամների հանդիպումը բարձրաստիճան հյուրի հետ թեպետ տեղի ունեցավ, սակայն դրա մասնակիցները փոքրաթիվ էին։
Բարձրաստիճան ներկայացուցչի հետ հանդիպման մասին հաղորդակցությունը հայտնվել էր
բացառապես վերոհիշյալ՝ Հռոմի հայ կաթոլիկ վարժարանի ֆեյսբուքյան էջում:
Կարելի է ենթադրել, որ խնդիրը զուտ կազմակերպչական թերացումն էր։ Այնուամենայնիվ,
վերոհիշյալ միջադեպերը թույլ են տալիս ենթադրել, որ հանդիպման մասնակիցները
ընտրված էին կանխամտածված կերպով եւ առհասարակ որոշակի ուղղվածություն ունեցող
ընտրություններ են կատարվում։
Այս ընտրությունները, որոնք անորոշ են եւ քիչ թափանցիկ, արդարացիորեն հարուցել են
վրդովմունք և հիասթափություն հայ համայնքի եւ, առաջին հերթին, երիտասարդների
շրջանում, ովքեր առցանց armdaily.am թերթի կայքում արտահայտել են իրենց զայրույթը՝
մեղադրելով դեսպանատանը ձախողված հանդիպման համար։ Նրանք նաեւ հիշեցրել են, թե
ինչպես ի պատասխան իրենց 2018 թ.-ի գարնան ցույցերին՝ հօգուտ ներկայիս վարչապետի,
դիվանագիտական ներկայացուցչությունը ոչ թե երկխոսության փորձ արեց, այլ պահանջեց
Իտալիայի ոստիկանության միջամտությունը:
Չմանրամասնելով բողոքի նամակի եւ վերջինս հերքող նամակի բովանդակությունը (կարդալ), որը գրվել է Հռոմի հայ համայնքի Խորհուրդ (Consiglio della Comunita Armena di Roma)
կազմակերպության անունից, եւ որը ամփոփվում է «օրենքի առջեւ պատժելիության»
սպառնալիքով, ցանկանում ենք նշել հետեւյալը. Հռոմի տարածքում գործող ոչ մի հայկական
կազմակերպություն կամ միություն չի կարող խոսել ողջ հայ համայնքի անունից՝ առավել
եւս անհիմն գործածելով նրա անունը։ Անշուշտ, վերոհիշյալ երիտասարդները բազում
առումներով, այդ համայնքի լավագույն դրսեւորումն են։
Այսու, ակնկալում ենք պարզաբանումներ Հռոմում չկայացած հանդիպման կապակցությամբ
այս նամակի բոլոր հասցեատերերից եւ առաջին հերթին Իտալիայում մեր հայ
դիվանագիտական ներկայացուցչությունից։

Assoarmeni-ի Ղեկավար Կոմիտե



lunedì 18 novembre 2019

Manifestazione per l'Armenia

Assoarmeni 
e
Associazione Culturale Santa Cecilia in Trastevere

hanno il piacere di invitarvi all'incontro 

Tracce dell'arte armena in Tuscia
Domenica  1 dicembre 2019 -  ore 16.30
 Sala di Santa Cecilia - Piazza Santa Cecilia 22,  Roma

Ingresso libero
                                          
Anche quest'anno ci uniremo per il tradizionale incontro di dicembre, dedicato all'Armenia. 

Ed ovviamente non mancherà la lotteria con i premi a sorpresa, il mercatino di prodotti artigianali e il brindisi finale con l'assaggio dei piatti della cucina armena. 



mercoledì 11 settembre 2019

PROIEZIONE DEL FILM

Cari amici,
nella 28° ricorrenza della Festa d'Indipendenza 
della Repubblica d'Armenia,
Assoarmeni è lieta di invitarvi alla proiezione del film 
"IL CONDOMINIO" di Lusine Sargsyan, 
in lingua armena con sottotitoli in italiano.

Ingresso gratuito

lunedì 23 settembre I ore 20:00
Institut français - Centre Saint-Louis
Largo Toniolo, 20/22 -  Roma

Con una visione e sensibilità tutta al femminile, in una narrazione non priva di ironia, la regista ci introduce in un ricercato intreccio di personaggi ed eventi che si inanellano anche con salti temporali inattesi, nel microcosmo di un condominio della capitale armena.
Yerevan, a cavallo degli anni ’90, è luogo di grandi cambiamenti politici e sociali. Il devastante terremoto dell’88 e l'impegno militare in sostegno alla popolazione armena nel Nagorno Kharabagh, entrano nel quotidiano della gente comune, segnando profondamente la ricerca d’identità della neonata repubblica ex sovietica.
Ogni appartamento nasconde una storia complessa e la vita condominiale fatta di saluti e incontri fugaci, diventa un caleidoscopio che ci restituisce un realistico riflesso d’Armenia.

Trailer ufficiale







mercoledì 17 luglio 2019

Un ricordo di Hagop Hayatian


Ognuno di noi che abbia conosciuto Hagop avrà un suo pensiero di lui sempre positivo.

Io l’ho conosciuto tramite mio figlio che lavorava all'ENI insieme a lui oltre 20 anni fa.
Io ero allora immersa anima e corpo nel progetto di salvaguardia dell’identità armena. Mio figlio aveva accennato a Hagop questo mio impegno e fu cosi che lui cominciò a frequentare la Chiesa armena ed a interessarsi alle vicende armene. 

L’Armenia aveva ritrovato l’indipendenza pochi anni prima ed era importante l’esigenza di affermare l’armenità anche a Roma e in Italia.
Insieme a Hagop ed alcuni cari amici altrettanto interessati fondammo nel 2002 l’Associazione della Comunità armena di Roma e del Lazio.
Prendendo la cosa molto a cuore e gestendo il progetto da ingegnere che era, Hagop si occupò delle complesse procedure costitutive: adempienti legislativi iniziali, stesura dello statuto, formulazione dei regolamenti per il buon funzionamento dell’Associazione e infine la ricerca dei connazionali sparsi per la regione. Hagop contribuiva attivamente e con dedizione. Era una corsa incessante di sfogliare pagine e pagine dell’elenco telefonico per la ricerca dei cognomi armeni che finiscono con “ian”; succedeva spesso di confonderli con cognomi indiani, iraniani o tailandesi (altrettanto complicati quanto molti cognomi armeni col finale” ian”). A volte s'imbatteva in qualche veneto.

Hagop partecipava a tutte le riunioni e assemblee. E anche se non mancavano ovviamente divergenze di pareri, tutto si concludeva con la concordia stabilita e il ritrovato buon umore.
Lungo i 20 anni della sua partecipazione come socio e come consigliere nel Direttivo dell’Associazione abbiamo apprezzato le varie sfumature della personalità integra di Hagop.
Lui era un giusto e non accettava sopraffazioni, ingiustizie: reagiva senza esitare con le giuste argomentazioni ma sempre rimanendo composto.
Anche se spesso assente negli ultimi anni, il suo interesse per le attività dell’Associazione non è mai mancato. Alla vigilia delle feste era tra i primi a chiamare per farci gli auguri. Spesso chiamava per chiedere delle ricette armene che ha imparato a preparare con grande successo per i suoi cari.
Come ogni padre, e forse ancor di più in quanto padre armeno, aveva sempre a cuore il futuro dei suoi figli e festeggiava con noi ogni loro successo. Negli ultimi anni pareva soddisfatto ed appagato perché, anche col suo aiuto, il destino era riuscito a fare dei suoi figli degli uomini onesti, capaci e rispettosi.

Cari Stefano e Giorgio, dovete considerarvi fortunati per aver avuto un padre come Hagop che noi ricorderemo sempre come un grande Amico.


                                                                                                                                                        Seta Martayan
                                                                                                                                    Presidente onorario di Assoarmeni 






lunedì 13 maggio 2019

Incontro sul cimitero ebraico medievale nella Repubblica d'Armenia

Cari amici, il 23 maggio p.v. al Centro Ebraico Pitigliani saranno presentati i dati della ricerca sul cimitero ebraico del XIII-XIV secc., nel villaggio Yeghegis a sud del Lago Sevan.
Questo sito rappresenta una testimonianza importante della presenza ebraica in Armenia medievale sopratutto considerando la generale scarsità delle fonti sull'argomento.
Il cimietro è stato studiato dal Prof. Micheal Stone dell'Università Ebraica di Gerusalemme e Dr. David Amit dell'Autorità Israeliana per le Antichità in due stagioni, nel 1998 e 2002. 
La missione storico-archeologica internazionale, diretta da Zara Pogossian (Università di Bochum) nell'agosto del 2018, e che ha visto collaborare Hamlet Petrosyan (Accademia delle Scienze della Repubblica Armena), Michele Nucciotti (Università di Firenze), e Vasco La Salvia (Università di Chieti), è servita per inserire la presenza ebraica all'interno del contesto culturale del paesaggio ad essa contemporaneo. 
In apertura ci sarà un piccolo rinfresco.
L’ingresso è gratuito.
Per motivi di sicurezza siete pregati di comunicare i vostri nominativi entro il 21 maggio e di presentarvi muniti di un documento di riconoscimento con la foto.





mercoledì 17 aprile 2019

Eghishe Çharents, poeta nazionale dell'Armenia moderna


LUNEDÌ 6 MAGGIO, ORE 16:30
BIBLIOTECA CASANATENSE
Via S. Ignazio 52, Roma

Cari amici,
è con vero piacere che vi invitiamo alla serata dedicata al gigante della Letteratura  armena moderna, Eghishe Çharents.

Nell'affascinate Salone monumentale della settecentesca Biblioteca Casanatense suoneranno i versi in italiano e in armeno della sua prima opera significativa, la Leggenda Dantesca.  
Un poema epico e desolato che scaturisce dalla tragica esperienza di guerra del poeta 18enne e che esplicitamente allude all’Inferno di Dante.
Una testimonianza diretta e crudissima delle devastazioni e degli eccidi di cento anni fa che portarono al Genocidio Armeno, la prima campagna di sterminio su larga scala del ’900. Quello che gli Armeni di oggi chiamano Metz Yeghern ( Մեծ Եղեռն, il Grande Male).

SALUTI :
Lucia Marchi, Direttore della Biblioteca Casanatense
S.E. Victoria Bagdassarian,  Ambasciatrice della Repubblica d’Armenia presso la Repubblica Italiana

INTERVENGONO :
Sona Haroutyunian, docente di Studi Armeni (Ca’ Foscari, Venezia)
Stefano Garzonio, ordinario di Slavistica (Università di Pisa)
Alfonso Pompella, traduttore (Università di Pisa)
Anush Torunian, traduttrice (Roma)

LETTURA DEI BRANI :
Loredana Martinez, attrice (Roma)

L'ingresso è gratuito







sabato 9 marzo 2019

Film armeno al Festival Francofilm 2019

Cari amici,
anche quest'anno avremo un'occasione unica di vedere e votare un film armeno, nel corso dell'edizione 2019 del Festival internazionale del film francofono.
BRAVO VIRTUOSO! - di Lévon Minasian | 2016, 1h47, noir/commedia, sarà proiettato DOMENICA ore 21.00 all'Auditorium dell’Institut français - Centre Saint-Louis - Largo Toniolo 22, Roma.
Trama: Alik, giovane clarinettista, membro di un’orchestra classica, prepara un grande concerto. Le prospettive cambiano quando il mecenate dell’orchestra viene assassinato. Alik si ritrova in possesso del telefono di un assassino chiamato “Virtuoso”. Coglie l’opportunità e ruba l’identità dell’assassino. Approfitta di questo momento per salvare l’orchestra dal fallimento e proteggere la donna che ama. 
Ideato e coordinato dall’Institut français - Centre Saint-Louis ed organizzato in collaborazione con le Ambasciate e rappresentanze di paesi membri dell' Organizzazione Internazionale della Francofonia,  il Francofilm presenta 13 lungometraggi in concorso, provenienti da: Albania, Armenia, Belgio, Bulgaria, Canada-Quebec, Costa D'Avorio, Francia, Lussenburgo, Mali, Marocco, Romania, Svizzera e Tunisia.  
Tutti i fim sono in VERSIONE ORIGINALE con SOTTOTITOLI in ITALIANO. 
L’INGRESSO è LIBERO. 
Gli spettatori potranno esprimere il proprio voto determinando il Premio del Pubblico. Una giuria di professionisti del cinema assegnerà inoltre il Gran Premio della Giuria. 
Buona visione!

martedì 19 febbraio 2019

150esimo anniversario di Hovhannes Tumanian

Oggi tutta l’Armenia ricorda uno dei suoi grandi, Hovhannes Tumanian,  a 150 anni dalla sua nascita in un piccolo paesino dell’Armenia orientale.  

Tutta l’opera del classico delle letteratura armena è strettamente legata alla vita del popolo, dal quale egli attinse i temi, le trame e i personaggi delle sue storie. 
Tumanian entra nella nostra vita, fin dalla tenera età, con i personaggi delle sue filastrocche, fiabe e racconti, che sono solo un'assaggio della sua vasta produzione letteraria.  
Questi personaggi fanno parte della nostra  memoria collettiva. Chi non si ricorda delle gesta di Qag Nazar (Nazar il Prode) o delle disavventure del pasticcione Phanos o la storia di Una goccia  di miele, quanto mai attuale. E chi non ha avuto compassione per Giqor, piccolo apprendista tuttofare al servizio a casa dell’avido e spietato commerciante Artem. Il suo poema Anush divenne nel 1912 il libretto della prima opera lirica armena, ispirata al suo folklore.
Fu enorme l'impegno politico, sociale e umanitario di Tumanian  per stabilire la pace e la concordia fra i popoli caucasici.
Nel 1915, dopo aver visto con i propri occhi gli orrori dei massacri, egli si è dedicato attivamente al soccorso degli orfani armeni scampati al genocidio e raccolti nella città di Echmiadzin, nell'Armenia orientale. Mentre nel 1918 ha organizzato e partecipato alla “resistenza” contro l’avanzata dei turchi nella sua regione nativa di Lori.
Nonostante delusioni, amarezze e disgrazie personali, Tumanian fino alla fine dei suoi giorni ha portato avanti il suo  impegno di grande cittadino e intellettuale, diventando il beniamino del suo popolo.

giovedì 7 febbraio 2019

Macron istituisce giorno del ricordo del genocidio armeno

Fonte:  IL GIORNALE.IT

Gerry Fredda - Merc. 06/02/2019

Il presidente francese Emmanuel Macron ha introdotto in questi giorni una “solennità nazionale” dedicata al popolo armeno. 
L’inquilino dell’Eliseo ha ufficializzato tale decisione durante un suo recente intervento al Consiglio per il coordinamento delle organizzazioni armene in Francia. In occasione di un convegno promosso dall’associazione in questione, il capo dello Stato ha infatti designato il “24 aprile” come “giornata del ricordo del genocidio armeno”. La nuova solennità servirà a sensibilizzare i francesi circa le “indicibili sofferenze” vissute dal popolo di fede cristiana ad opera dell’Impero ottomano durante la Prima guerra mondiale: “uccisioni di massa, deportazioni, stupri, saccheggi”. ...Leggi tutto

lunedì 28 gennaio 2019

Giornata della Memoria all'Istituto Massimo di Roma

Così come due anni fa, anche venerdì 25 gennaio scorso, Assoarmeni ha preso parte all'evento organizzato dall'Istituto Massimo all'Eur in occasione della Giornata della Memoria. 

Per il momento di riflessione, rivolto ai ragazzi del liceo e dell'ultimo anno delle medie, quest'anno è stato scelto come tema il "muro"- reale o virtuale - con l'erezione del quale molte comunità sono state escluse dal resto della società per subire poi ingiustizie, persecuzioni e morte. 
Sergio Zerunian della nostra associazione, attraverso la storia della sua famiglia armena, raccontata nel libro autobiografico Dolcissimo amore dagli occhi grandi, 2018 ed. Atlantide, ha riportato prima ai tragici fatti dei massacri hamidiani del 1894-1896, per arrivare al culmine del genocidio negli anni 1915-1916. 
Sottolineando il peso del muro dell'silenzio e quello del negazionismo che hanno caratterizzato più di cent'anni della  storia successiva, ha prospettato la speranza di poter un giorno gettare un ponte fra gli armeni, i turchi e i curdi.