martedì 19 febbraio 2019

150esimo anniversario di Hovhannes Tumanian

Oggi tutta l’Armenia ricorda uno dei suoi grandi, Hovhannes Tumanian,  a 150 anni dalla sua nascita in un piccolo paesino dell’Armenia orientale.  

Tutta l’opera del classico delle letteratura armena è strettamente legata alla vita del popolo, dal quale egli attinse i temi, le trame e i personaggi delle sue storie. 
Tumanian entra nella nostra vita, fin dalla tenera età, con i personaggi delle sue filastrocche, fiabe e racconti, che sono solo un'assaggio della sua vasta produzione letteraria.  
Questi personaggi fanno parte della nostra  memoria collettiva. Chi non si ricorda delle gesta di Qag Nazar (Nazar il Prode) o delle disavventure del pasticcione Phanos o la storia di Una goccia  di miele, quanto mai attuale. E chi non ha avuto compassione per Giqor, piccolo apprendista tuttofare al servizio a casa dell’avido e spietato commerciante Artem. Il suo poema Anush divenne nel 1912 il libretto della prima opera lirica armena, ispirata al suo folklore.
Fu enorme l'impegno politico, sociale e umanitario di Tumanian  per stabilire la pace e la concordia fra i popoli caucasici.
Nel 1915, dopo aver visto con i propri occhi gli orrori dei massacri, egli si è dedicato attivamente al soccorso degli orfani armeni scampati al genocidio e raccolti nella città di Echmiadzin, nell'Armenia orientale. Mentre nel 1918 ha organizzato e partecipato alla “resistenza” contro l’avanzata dei turchi nella sua regione nativa di Lori.
Nonostante delusioni, amarezze e disgrazie personali, Tumanian fino alla fine dei suoi giorni ha portato avanti il suo  impegno di grande cittadino e intellettuale, diventando il beniamino del suo popolo.

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