sabato 28 marzo 2015

Cronache manifestazioni Centenario genocidio armeno

La mattina del 25 marzo la Sala degli Specchi del Museo Nazionale d'Arte Orientale di Roma ha ospitato la conferenza "A 100 anni dal genocidio degli armeni"
L'incontro è stato introdotto in modo impeccabile dal Prof. Giovanni Ricciardi, che ha inquadrato storicamente il genocidio armeno del 1915 con parole consone alla sensibilità delicata dell'auditorio.
Gli studenti degli ultimi anni del Liceo Classico "Pilo Albertelli" hanno seguito con attenzione e grande partecipazione l'intervento di Marco Impagliazzo, saggista e ordinario di Storia Contemporanea dell'Università di Perugia, che - dopo un excursus storico sui regimi genocidari del '900 - ha fornito un'analisi approfondita sia del movente politico e delle strategie d'azione del governo dei "Giovani Turchi", sia delle dolorose conseguenze di quello che è tristemente noto come il primo genocidio del XX secolo. 
Nell'intervento successivo, la scrittrice Antonia Arslan, con la sua grazia e la sua profonda sensibilità, ha incantato e commosso tutti i presenti, rivelando il suo personale percorso che l'ha condotta a concepire il romanzo autobiografico "La masseria delle allodole", giunto oggi alla sua 33ma edizione. 
L'autrice ha narrato alcuni episodi non solo del romanzo, ma anche del recente libro-testimonianza: "Proarmenia. Voci ebraiche sul genocidio armeno", di cui ha promosso la traduzione italiana e per il quale ha scritto la prefazione. 
Infine, la musica dei grandi compositori armeni Aram Khachaturian e Arno Babadjanian ha reso questo incontro indimenticabile, grazie all'esecuzione magistrale e appassionata della giovane pianista armena Diana Gabrielyan







venerdì 27 marzo 2015

Intervista di Antonia Arslan a Fq

La scrittrice Arslan a Fq: 'Racconto la forza delle donne armene per non dimenticare la diaspora'
a cura di Giulia Di Stefano

"Un vero e proprio best seller, arrivato alla sua 33° edizione, tradotto in tutto il mondo e portato sul grande schermo dai fratelli Taviani nel 2007. Forse per la prima volta nella storia della letteratura italiana, con il suo “La masseria delle allodole”, Antonia Arslan portò all’attenzione del grande pubblico la questione del genocidio armeno. Dall’anno in cui uscì il romanzo, finalista al premio Campiello e vincitore del Premio Stresa di narrativa 2004, si cominciò a parlare di più del sistematico sterminio compiuto dall’Impero Ottomano ai danni degli armeni residenti sul suolo turco nel 1915." ...segue




giovedì 26 marzo 2015

Erevan. Mostra dedicata a Léon Gurekian

Il 15 marzo, all’Istituto Museo Nazionale dell’Architettura armena a Erevan è stata inaugurata una grande mostra dedicata all’architetto Leon Gurekian (Levon Kureghian), una figura importante della diaspora armena in Italia  per le opere che ha realizzato e per le ricerche condotte sull'architettura armena e sulle sue connessioni con l'arte romanica italiana.
Alla cerimonia di apertura della mostra, curata da suo nipote, architetto Armen Gurekian, hanno partecipato il vicesindaco del comune di Asolo, il Ministro per lo Sviluppo Urbano della Repubblica armena, il presidente dell'Unione degli Architetti armeni e altri ospiti provenienti dall’Italia e dall’Iran. In occasione della mostra è stato pubblicato un pregevole catalogo bilingue.
L’architetto Armen Gurekian ha consegnato al museo 4 preziose copie delle opere di suo nonno, promettendo che altri materiali saranno consegnati nel mese di maggio.
La mostra è stato organizzata dal Ministero dello Sviluppo Urbano, nell'ambito degli eventi del 100 ° anniversario del genocidio armeno.

L'evento sicuramente significativo, si pone in continuità con analoga mostra tenutasi tempo fa a Erevan, dedicata ad un altro esponente della nostra diaspora, l'architetto Armen Zarian.


sabato 21 marzo 2015

OMAGGIO A BARSEGH SHAHBAZ

Ringraziamo la signora Shake Pambakian per quest'interessante e preziosa informazione.

In occasione delle commemorazioni del centenario del genocidio degli Armeni, il Centro del Patrimonio Armeno (Centre du Patrimoine Arménien, Valence, Francia),  dà alla luce un nuovo opuscolo che riunisce per la prima volta in francese tre testi sulla figura di Barsegh Chahbaz.

Barsegh Chahbaz è uno degli intellettuali catturati il 24 Aprile del 1915. Nel luglio 1915, dalla prigione di Aintab,  indirizza una lettera a sua sorella ed a sua moglie pregandole di perorare la sua causa presso le autorità turche. Questo documento eccezionale è stato donato al CPA ed è stato tradotto da Lèon Ketcheyan, storico ed erudito. Contemporaneamente egli ha tradotto ed unito al documento due altri testi appassionanti.




giovedì 19 marzo 2015

Intervista all'attrice turca Serra Yilmaz

 Dal 3 al 15 marzo, in prima mondiale, è andato in scena al Teatro Rifredi di Firenze lo spettacolo teatrale "La Bastarda di Istambul", tratto dal omonimo best seller della scrittrice turca Elif Shafak. L'attrice Serra Yilmaz, che ha interpretato uno dei personaggi chiave, zia Banu, ha concesso un'intervista che rivela quanto è cambiata la società e l'opinione pubblica turca nell'affrontare il delicato tema del genocidio armeno.
  



Futuro Quotidiano on line

a cura di Giulia di Stefano

Serra Yilmaz a teatro con “La Bastarda di Istanbul”: una storia che commuove turchi e armeni


VIDEO INTERVISTA

“Abbiamo bisogno di convivere, di ritrovarci e di risolvere tutto questo insieme. Turchi e armeni, in realtà siamo simili, troppo simili: quando sono venuti a teatro degli amici armeni ci siamo commossi da entrambe le parti, perché questa è la nostra storia, una storia comune”. ... segue



martedì 10 marzo 2015

Commemorazione del Genocidio Armeno alla JCU

Il 19 febbraio, la prof.ssa Zara Pogossian del Dipartimento di Storia e Scienze Umanistiche della John Cabot University ha organizzato una serata per commemorare il Centenario del Genocidio Armeno. Il Genocidio Armeno è stato perpetrato dal Governo dei Giovani Turchi nell’Impero Ottomano dal 1915 al 1916.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione della Comunità Armena di Roma e del Lazio. Si è svolto nell’Aula Magna Regina dell'Università e vi hanno partecipato gli studenti della JCU, i membri della comunità armena di Roma, giornalisti e diplomatici.


Il presidente della JCU, Franco Pavoncello, che ha dato inizio alla cerimonia salutando il pubblico, ha sottolineato l’importanza di capire il termine “genocidio” e la sua corretta applicazione. La prof.ssa Pogossian ha fornito una panoramica degli eventi storici che hanno portato al Genocidio armeno. Ha sottolineato l’importanza della riconciliazione tra Armenia e Turchia basata sull’accettazione e l’analisi dei fatti storici così come di un sincero tentativo di alleviare le ferite di questa storica catastrofe.
Purtroppo una delle conferenziere invitate, la dott.ssa Ayše Gül Altinay dell’Università Sabanci di Istanbul, non ha potuto intervenire alla conferenza per via delle pessime condizioni climatiche che le hanno impedito di viaggiare. Il dott. Ara Sarafian dell’Istituto Gomidas di Londra, si è concentrato sulle storie degli armeni islamizzati. Molti di loro sono stati bambini armeni sopravvissuti al Genocidio che furono assimilati alle società turche o curde attraverso la conversione e la creazione di nuove identità. Il dott. Sarafian ha sottolineato come il sesso fosse essenziale in questo processo di assimilazione in quanto le femmine (che divenivano mogli) dovettero assimilare e assumere l’identità, la religione o altro dei loro mariti o delle famiglie adottive. Spesso i maschi avevano maggiore libertà di movimento e di azione. I discendenti di questi sopravvissuti in Turchia hanno iniziato solo recentemente a narrare la storia delle loro famiglie. A questo punto della ricerca è praticamente impossibile stimare il numero di bambini sopravvissuti ed i loro discendenti nella Turchia contemporanea.
L’Ambasciatore della Repubblica di Armenia in Italia, Sargis Ghazaryan, ha concluso la serata sottolineando l’importanza del riconoscimento del Genocidio armeno, soprattutto da parte del governo della Turchia. Egli ha identificato questo fatto come il passo più importante nella prevenzione di ulteriori genocidi perpetrati in altre parti del mondo. Nel corso del ricevimento che è seguito al dibattito, i partecipanti hanno continuato a discutere in maniera informale le tematiche toccate durante la serata.

Intervista a S.E. Sargis Ghazaryan a Futuro Quotidiano

Cari amici, vi proponiamo l'intervista a S.E. Sargis Ghazaryan, Ambasciatore della RA in Italia, a cura della giornalista Giulia Di Stefano per Futuro Quotidiano :

Sul genocidio armeno, l’ambasciatore a FQ: “rompiamo l’indifferenza”

Un piccolo Stato ai piedi del biblico monte Ararat, dove secondo l’Antico Testamento si arenò l’Arca di Noè, un fazzoletto di terra da 30 mila metri quadrati tra Turchia, Georgia, Azerbaigian e Iran. La Repubblica di Armenia, costituitasi all’indomani dello scioglimento dell’ex Unione Sovietica, conta oggi al suo interno circa tre milioni di abitanti. Ma gli armeni, in tutto il mondo, sono almeno il doppio. Perché il popolo di questa antichissima terra, da sempre crocevia culturale e commerciale tra oriente e occidente e culla del Cristianesimo, è un popolo che ha sempre teso a “trascendere i propri confini territoriali pur essendo fortemente legato al suo territorio”, come ci spiega col suo tono pacato e sorridente, Sargis Ghazaryan, il giovanissimo ambasciatore della Repubblica di Armenia in Italia. ... segue

domenica 8 marzo 2015

Laura Poghosyan all'evento LA MENTE ARTISTICA



Fra 80 giovani donne, artiste di provenienza internazionale, che proporranno le loro opere in svariati linguaggi artistici: pittura, scultura, fotografia, grafica, illustrazione, moda, parteciperà anche la pittrice armena 
Laura Poghosyan
lunedì 9 marzo alle ore 18.00
Siamo tutti invitati all'inaugurazione!

Laura Poghosyan (Batumi 1983) diplomata nel 2003 al Collegio Nazionale Niko Kandelaki di Batumi nel 2004 si trasferisce a Yerevan dove consegue il diploma di laurea presso la locale Accademia Statale Di Belle Arti, dove ha avuto come insegnanti tra gli altri M.Sedrakyan, A.Paypan, G. Agasyan, E. Vardanyan, F. Myrzoian.





Incontro con Laura Efrikian

AUGURI DI CUORE A TUTTE LE DONNE !

Abbiamo scelto proprio questo giorno per  invitarvi all’incontro con una grande donna, Laura Efrikian, che racconta la sua vita passata sotto i riflettori.

La storia, ricca di aneddoti inediti ed esilaranti della “coppia per eccellenza”, Gianni Morandi e Laura Efrikian, che ha fatto sognare generazioni di giovani e non solo.
La storia personale di Laura, della scoperta della sua “armenità” e del suo attuale impegno per l’Africa.
Un libro e un album di fotografie di leggere e sfogliare d’un fiato.




LOCANDINA



lunedì 2 marzo 2015

Incontro con Agop Manoukian

Venerdì 6 marzo 2015 ore 17.00
Istituto per l’Oriente Carlo Alfonso Nallino 
Via Alberto Caroncini, 19 (2°piano) - Roma

Siete tutti invitati ad un nuovo incontro a Roma con l'autore del libro  Presenza Armena in Italia 1915 - 2000.

Questa volta il prof. Agop Manoukian sarà affiancato dal prof. Enrico Ferri, uno dei promotori della rivista "Zeitun" pubblicata a Roma negli anni 1980-1985. 

Frutto di un’attenta ricerca, questo libro offre spunti di riflessione sul modo in cui i profughi armeni si sono integrati nella società italiana e hanno saputo mantenere vivo il legame con le proprie origini; e dall'altro, su come la società italiana - in particolare alcune élites politiche e culturali - sono entrate in contatto con loro sforzandosi di attribuire e ricevere il valore da una storia, una lingua e una tradizione prima sconosciute.
Agop Manoukian, sociologo e imprenditore, a  partire dagli anni ’60 ha maturato una articolata conoscenza del mondo armeno ed ha assunto diverse iniziative e rivestito vari incarichi associativi tra cui quello della presidenza dell’Unione degli Armeni d’Italia.