martedì 10 marzo 2015

Commemorazione del Genocidio Armeno alla JCU

Il 19 febbraio, la prof.ssa Zara Pogossian del Dipartimento di Storia e Scienze Umanistiche della John Cabot University ha organizzato una serata per commemorare il Centenario del Genocidio Armeno. Il Genocidio Armeno è stato perpetrato dal Governo dei Giovani Turchi nell’Impero Ottomano dal 1915 al 1916.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione della Comunità Armena di Roma e del Lazio. Si è svolto nell’Aula Magna Regina dell'Università e vi hanno partecipato gli studenti della JCU, i membri della comunità armena di Roma, giornalisti e diplomatici.


Il presidente della JCU, Franco Pavoncello, che ha dato inizio alla cerimonia salutando il pubblico, ha sottolineato l’importanza di capire il termine “genocidio” e la sua corretta applicazione. La prof.ssa Pogossian ha fornito una panoramica degli eventi storici che hanno portato al Genocidio armeno. Ha sottolineato l’importanza della riconciliazione tra Armenia e Turchia basata sull’accettazione e l’analisi dei fatti storici così come di un sincero tentativo di alleviare le ferite di questa storica catastrofe.
Purtroppo una delle conferenziere invitate, la dott.ssa Ayše Gül Altinay dell’Università Sabanci di Istanbul, non ha potuto intervenire alla conferenza per via delle pessime condizioni climatiche che le hanno impedito di viaggiare. Il dott. Ara Sarafian dell’Istituto Gomidas di Londra, si è concentrato sulle storie degli armeni islamizzati. Molti di loro sono stati bambini armeni sopravvissuti al Genocidio che furono assimilati alle società turche o curde attraverso la conversione e la creazione di nuove identità. Il dott. Sarafian ha sottolineato come il sesso fosse essenziale in questo processo di assimilazione in quanto le femmine (che divenivano mogli) dovettero assimilare e assumere l’identità, la religione o altro dei loro mariti o delle famiglie adottive. Spesso i maschi avevano maggiore libertà di movimento e di azione. I discendenti di questi sopravvissuti in Turchia hanno iniziato solo recentemente a narrare la storia delle loro famiglie. A questo punto della ricerca è praticamente impossibile stimare il numero di bambini sopravvissuti ed i loro discendenti nella Turchia contemporanea.
L’Ambasciatore della Repubblica di Armenia in Italia, Sargis Ghazaryan, ha concluso la serata sottolineando l’importanza del riconoscimento del Genocidio armeno, soprattutto da parte del governo della Turchia. Egli ha identificato questo fatto come il passo più importante nella prevenzione di ulteriori genocidi perpetrati in altre parti del mondo. Nel corso del ricevimento che è seguito al dibattito, i partecipanti hanno continuato a discutere in maniera informale le tematiche toccate durante la serata.

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