mercoledì 27 giugno 2012

GLI ARMENI A ROMA FRA XVI E XVII SECC.

Dal 31 maggio al 6 giugno scorso, presso l'Istituto Storico Austriaco di Roma si sono tenute le giornate di studio dal titolo
VERSO IL TRONO DEL PAVONE. Austria, Italia e Iran: diplomazia e scambi culturali. Un omaggio a Joseph von Hammer-Purgstall (1774-1856), fondatore dell’Accademia Austriaca delle Scienze.
E' di particolare interesse per noi l'intervento del prof. Gianfilippo Terribili di La sapienza Università di Roma, sulla presenza armena a Roma.
Il professore ha incentrato il suo intervento sul confronto teologico da una parte e su delicate questioni diplomatiche dall’altra a dimostrazione delle qualità innate del popolo armeno non solo commerciante, scienziato e artista, ma anche ottimo mediatore. 



venerdì 22 giugno 2012

ARMENIA AL FESTIVAL DELLA FILARMONICA ROMANA

Vi inoltriamo il comunicato dell'Ambasciata della Repubblica d'Armenia.


Cari Amici,
abbiamo il piacere di comunicarvi che dal 25 giugno all’8 luglio si terrà il festival estivo I Giardini di Luglio 2012 organizzato dall’Accademia Filarmonica Romana.
Quest’anno per la prima volta l’Accademia Filarmonica Romana in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia accoglie tra le nazioni ospiti l’Armenia.
La giornata armena del festival è  il 4 luglio
L’Armenia sarà presenterà con: 
- la proiezione del documentario di  Piero Marrazzo “ I figli dell’Ararat”.
- il concerto  di pianoforte eseguito dalla pianista Lilit Khachatryan, con la partecipazione della solista Agnessa Gyusdzhyan.
Concluderà il programma culturale della giornata armena il concerto del Trio Dabaghyan.
Saranno offerte le pietanze tipiche della cucina armena.
Per vedere il programma completo: >>>  
filarmonicaromana.org/PDF/ProgrammaGiardini12.pdf

lunedì 4 giugno 2012

LA STORIA DI NESHAN KREKORIAN


Questa è la storia, sconosciuta ai più, di Neshan Krekorian, l’armeno che viaggiava in terza classe sul Titanic,  e che fortunosamente si salvò.
Il padre di Neshan aveva insistito molto affinché lui emigrasse dal suo villaggio di Keghje in provincia di Erzerum (Anatolia) dove era nato il 10 dicembre 1886, per iniziare una nuova vita oltre oceano, così come migliaia di armeni in quel periodo. Chi poteva scappava dalla crescente violenza e persecuzioni perpetrate dai turchi ottomani verso gli armeni.
Il racconto di questa traversata ci giunge dal nipote Van Solomonian.
Il nonno Neshan Krekorian, all’epoca ventenne, trovò quattro compagni armeni, con i quali partì per la Francia. Arrivò fino a città portuale Cherbourg, dove per puro caso, trovò un posto sul Titanic  che aveva raggiunto il porto Il 10 aprile del 1912.
La sera del 14 aprile, dopo aver giocato a carte, si stava per coricare, quando avvertì il violento colpo dell’iceberg sulla nave. Percependo il pericolo, ruppe la catena che serrava la porta d’accesso alla prima e alla seconda classe, raggiunse il ponte superiore dal quale stavano calando le scialuppe di salvataggio in mare. Corse lungo il ponte, fece un balzo e atterrò sulla scialuppa  numero 10 (così come testimoniò il marinaio di coperta Frank Evans ) raggiungendo la salvezza.
Sopravvisse alla polmonite, curata in un ospedale di New York e una volta guarito, raggiunse la sua destinazione in Canada a Brantford, nell’Ontario.
Lavorò tutta la vita su una linea di assemblaggio di automobili General Motors.
Infine si trasferì a St. Catharines, Ontario, dove sposò Persa Vartanian dalla quale ebbe quattro figli. Vi rimase fino alla sua morte avvenuta il 21 maggio 1978. 
Raccontano i nipoti che non si imbarcò mai più, e quando si avvicinava alle rive del lago Ontario “il suo volto tradiva i suoi pensieri, e si capiva che stava rivivendo quella notte."