domenica 28 febbraio 2016

NON DIMENTICHIAMO LA TRAGEDIA DI SUMGAIT

 28 anni fa l’inferno inghiottì gli abitanti armeni, un terzo della popolazione della cittadina industriale Sumgait a 25 km dalla capitale azera Baku.


 Nei tre giorni, dal 27 al 29 febbraio 1988, la "caccia all'armeno" provocò almeno 53 vittime, molte delle quali furono  arse vive  dopo sevizie, torture e violenze, e poi centinaia di feriti rimasti per sempre invalidi, fanciulle  e donne stuprate, 18.000 profughi, più di 200 abitazioni saccheggiate e distrutte.  
 Il pogrom era la risposta delle autorità dell’Azerbaigian all’espressione pacifica e democratica della popolazione armena del Nagorno Karabakh (enclave armena dell’ex repubblica  sovietica azera) della sua volontà di riunificazione con l’Armenia sovietica. Bloccare una possibile soluzione del problema, intimorire con l’eventualità di nuove  azioni violente, costringendo gli armeni a rinunciare alle loro richieste,  era lo scopo del crimine.  
Colpiscono le dimensioni e l’impunità, la crudeltà e il cinismo  con i quali fu perpetrato. 
Per un approfondimento storico  vi segnaliamo il volume
La tragedia di Sumgait. 1988. Un pogrom di armeni nell'Unione Sovietica (2013, pag. 208, Edizione: Guerini e Associati).

giovedì 11 febbraio 2016

La cantante armena nella commedia di Verdone

E' stata una piacevole sorpresa l'interpretazione della giovane cantante lirica armena a fianco di Carlo Verdone nella commedia  L'abbiamo fatta grossa",  da lui diretta. 

Anna Kasyannei panni di una giovane barista armena che sogna di diventare una cantante lirica, fa da spalla perfetta all'attore romanoconquistando il pubblico con la sua esuberanza e una comicità fisica spontanea, inedita per una debuttante. 
Così la cantante armena racconta il suo incontro con Carlo Verdone:
“Qualche anno fa abbiamo lavorato insieme in un film/opera, la favola di Cenerentola musicata da Gioachino Rossini, in cui Verdone era il regista. Mi ha detto di essere stato colpito dalla mia energia e mi ha promesso che mi avrebbe fatto lavorare nel suo prossimo film”. Dopo molti mesi, quando ormai non ci pensava nemmeno più, è arrivata la telefonata per annunciarle che era nel cast. “Carlo è un grande comico ma è stato anche un grande sostegno per me – ammette ancora – e lavorare con lui è stato divertentissimo. Mi sono trovata davvero bene. C’è stata una bellissima alchimia generale tra tutti gli attori e il team della produzione”. (La Tribuna Sanmarinese, 29.01.2016)