lunedì 14 marzo 2016

Il primo film sui fatti del 1915 girato in Turchia

Il 1 ° aprile in Turchia uscirà sui grandi schermi "Gli uccelli persi",  il primo lungometraggio sul genocidio armeno, girato proprio lì.















I suoi giovani registi,  Aren Perdeci e Ela Alyamac, raccontano la storia dei bambini, fratello e sorella Mariam e Petò, che nel 1915 hanno perso la loro famiglia.
Il film è stato mostrato nel novembre dello scorso anno negli Stati Uniti ad  "Arpa International Film Festival”, vincendo tre premi. 
Il suo regista e co-sceneggiatore, Aren Perdeci, nella sua intervista alla "Radio Liberty" armena, ha sottolineato che il film era stato ideato per gettare un ponte tra le parti in continua controversia sugli eventi del 1915.
"Gli uccelli persi" è la storia sulla tragedia, il dolore e l’orrore del 1915, vista con gli occhi di due bambini. Ci ricorda tutto ciò che abbiamo perso. Il film si propone di unire i popoli dei due poli politicamente opposti. Negli Usa, abbiamo capito di aver raggiunto il nostro obiettivo: avevamo il pubblico di circa 800 persone, di cui molti venivano da lontano. Ci hanno confessato che guardando il film, chiunque fossero - della diaspora, americani, turchi o armeni – avevano recepito il nostro messaggio. Tutti piangevano, si abbracciavano e dicevano di essere contenti", ha detto Aren Perceni.

Il film è stato realizzato con il sostegno finanziario del Ministero della Cultura e del Turismo della Turchia, che, a dire del regista, è stato accettato a patto di non interferire. Il film, risultato di quasi due anni di lavoro, è privo di ogni contesto politico, mentre rappresenta la storia emotiva collettiva di cento anni fa. 
I giovani registi sperano che sarà amato dal pubblico turco. Inoltre, aspettano l'invito di portarlo anche in Armenia.

Fonte: Radio Liberty Armenia


2 commenti:

  1. Mia suocera era Armena. Si chiamava Lucia Gusel. Con la famiglia riparò in Egitto. Sposò un Italiano nato lì ed ebbe due figli gemelli. Morì giovanissima. Mio marito l'ha rimpianta ed amata tutta la vita.

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    1. Gentilissima Sig.ra Dipietro, la ringraziamo della sua testimonianza! Non so se suo marito sente dentro di sé le sue radici armene. Come può vedere dal nostro blog ci impegniamo a far conoscere la storia, cultura e tradizioni armene. Ci farebbe piacere incontrarvi alle nostre iniziative. Se siete interessati, potete comunicare i vostri contatti scrivendo ad assoarmeni@gmail.com. Cordiali saluti

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