martedì 13 marzo 2012

Omaggio ad Artavazd Pelešjan

15 e 16 marzo
IL KINO | Pigneto - Via Perugia 34, 00176 Roma 

Il cineclub  Il Kino dedica a  Pelešjan una rassegna delle sue opere.
Per conoscere il programma cliccate qui.


Artavazd Pelešjan nasce a Gumri in Armenia nel 1938. Pur partendo da una formazione tecnica che non gli preclude l’interesse per le discipline artistiche, nel 1963 si iscrive alla VGIK di Mosca, la più antica e prestigiosa scuola di cinematografia del mondo. Approfondirà i suoi studi sui maestri sovietici quali Eisenstein, Vertov, Romm, Yutkevich, Parajanov, ma anche europei quali Fellini, Pasolini, Antonioni, Godard e Resnais.
Con i  suoi primi cortometraggi La pattuglia notturna, La terra degli Uomini e Il principio ottiene non solo il riconoscimento, ma la fama: riceve numerosi premi, gli specialisti studiano il suo singolare metodo di montaggio che evoca nella memoria la poesia a differenza dell’ordinaria struttura e ritmica, proprie del cinema documentario.  
Nel 1969 esce il film Noi sul destino e l’identità del popolo armeno, accompagnato dall’espressiva musica di Aram Khachaturian,  per il quale il cineasta riceve il Gran Prix a Oberhausen. 
Tra il 1971 e il 1972, scrive “Il montaggio a contrappunto o la teoria del montaggio a distanza”, sue teorie cinematografiche che saranno incluse nel libro del 1988 "Moe Kino" (Il mio Cinema). 
Partecipa ai Festival di Rotterdam, Parigi, Pesaro, Nyon e Marsiglia, ma solo successivamente riceverà il giusto riconoscimento dei critici, che lo identificano come uno tra i più grandi cineasti viventi. E’ dunque attraverso la stampa specializzata, soprattutto francese, che comincia a dargli ampio spazio - che e in tutto il mondo i Festival del cinema documentario gli dedicano retrospettive. 
Nel 2000 riceve a Parigi il premio Scam (Société des Auteurs Multimédia) per l’insieme della sua opera.
Pelešjan è entrato nella storia del cinema non solo per il suo metodo del  “montaggio a distanza", ma anche come teorico, che ha promosso  lo sviluppo della teoria del montaggio, avviato da Eisenstein e Vertov.  
Sergej Paradžanov l'ha definito  «uno dei pochi autentici geni del cinema»
L’anno scorso il cineasta casertano Pietro Marcello ha presentato alla 68° Mostra del Cinema di Venezia un documentario su 74enne regista armeno dal titolo Il Silenzio di Pelešjan.




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