La mostra dal titolo Armenia.Impronte di una civilta, che sarà inaugurata a Venezia e durerà dal 16 dicembre 2011 al 10 aprile 2012, anticipa la commemorazione del V° centenario del primo libro stampato in lingua armena. L’Unesco ha voluto dichiarare Yerevan, la capitale dell’Armenia, Capitale Mondiale del Libro 2012.
Hakob Meghapart |
A questo proposito ricordiamo che a 60 anni dall’invenzione di Gutenberg, Hakob Meghapart, considerato il creatore del libro stampato in armeno, nel 1512 pubblicò a Venezia il primo libro “Urbatagirk” (Libro del venerdì).
Mentre in Europa nasceva e si espandeva il Rinascimento, l’Armenia era impegnata a difendere la sua sopravvivenza minacciata dalle invasioni persiane, mongole e tartare con conseguenze devastanti per la sua cultura. In un’epoca in cui i manoscritti non erano accessibili a tutti, la diffusione del libro stampato avrebbe dovuto fronteggiare quel declino culturale degli Armeni e preservarne l’identità nazionale.
La scelta di Venezia non fu quindi casuale visto che già nel 1510 vi lavoravano più di 200 tipografie. Meghapart, inoltre, avrebbe avuto l’appoggio della locale comunità armena, insediatasi nella città lagunare sin dal XIII sec.
Nel 1512-13, a Venezia vennero pubblicati i seguenti cinque libri: “Urbatagirk”, “Parzatumar”, “Pataragatetr”, “Aghtark” e “Tagharan”, e dato che la gente non conosceva ancora il formato stampato, fu scelto di dare loro una forma simile a un manoscritto.
Per concludere, nel solo XVI sec. furono stampati 17 libri in armeno di cui 6 a Venezia, 3 a Roma, 3 a Costantinopoli e 5 ad Amsterdam.
Tra il 1512 e il 1918, lungo periodo segnato dall’assenza di uno stato armeno, in varie parti del mondo furono stampati più di 20 mila titoli in lingua armena.
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