lunedì 28 maggio 2018

Il centenario della Prima Repubblica Armena

Nel maggio del 1918 le forze regolari e i volontari armeni hanno trionfato nelle battaglie di Sardarapat e di Bash Aparan contro le forze turche, nettamente superiori in numero, nella lotta per la vita e la morte, impedendo l'invasione della capitale Yerevan. La vittoria ha permesso alla nazione di ripristinare la statualità persa sei secoli prima. 

Proprio nella località di Sardarapat, che perpetua la memoria degli eroi della nazione armena, tradizionalmente si svolgono i principali festeggiamenti del 28 maggio. Il giorno in cui esattamente 100 anni fa a Tbilisi il Consiglio Nazionale armeno proclamava l’indipendenza dell’Armenia e l'istituzione della Prima Repubblica di Armenia con la Dichiarazione di Indipendenza di Armenia
"Con la caduta dell’integrità politica della Transcaucasia e la dichiarazione di indipendenza della Georgia e dell'Azerbaigian, il Consiglio Nazionale armeno si è dichiarato autorità suprema e unica delle province armene".
 È prezioso il ruolo della prima Repubblica di Armenia nella creazione degli organi di amministrazione statale. Purtroppo, la sua vita fu breve: l'Armenia ha perso la sua indipendenza a seguito dell'invasione dell'Armata Rossa della Russia sovietica il 2 dicembre 1920. 


Il memoriale della battaglia di Sardarapat


martedì 8 maggio 2018

In Armenia ha trionfato la volontà popolare

Nikol Pashinyan è il nuovo primo ministro dell’Armenia

Fonte: Il Post.it, 8 maggio 2018

Il leader delle proteste dell'ultimo mese ha ottenuto il sostegno del partito di maggioranza, che ha dovuto cedere dopo uno sciopero generale


Nikol Pashinyan, il leader dell’opposizione armena che ha guidato le manifestazioni pacifiche che hanno destituito il governo di Serzh Sargsyan, è stato eletto martedì nuovo primo ministro del paese. L’elezione di Pashinyan era nell’aria da giorni ma era stata inizialmente ostacolata dal Partito Repubblicano (quello di Sargsyan), che però ha infine ceduto dopo che era stato organizzato uno sciopero generale.




Roma 16 maggio. Presentazione del libro

Cari amici,
siamo lieti di invitarvi alla presentazione del libro 


L'enigma dell'alfabeto armeno tra visione e realtà 

che si terrà mercoledì 16 maggio alle ore 18 
presso la Libreria Koob (Piazza Gentile da Fabriano 16, Roma).
Interverranno:
Enrica Baldi, curatrice e grafologa
Alfredo Ancora, psichiatra transculturale
Seta Martayan, insegnante di armeno
Anna Rita Guaitoli, psicologa e grafologa
Laura Ephrikian, attrice e scrittrice
Vi aspettiamo numerosi!






















lunedì 7 maggio 2018

Comunicato dell'Unione degli Armeni d'Italia

Domani, come previsto, si terranno le elezioni del primo ministro dell'Armenia con un voto dei deputati del Parlamento della Repubblica.
Dopo un primo tentativo fallito il 2 di maggio, l'unico candidato che gode di un larghissimo consenso popolare, il deputato Nikol Pashinian sarà molto probabilmente eletto con il dichiarato voto a favore di tre schieramenti partitici e, come promesso, con l'appoggio di alcuni deputati del partito di maggioranza presente in parlamento, per agevolare una soluzione politica alla situazione di stallo creatasi dopo le dimissioni forzate dalla massiccia pressione popolare dell'ex primo ministro appena eletto Serj Sargsyan.
Dopo due mandati da presidente della Repubblica Sargsyan si era candidato in quanto presidente del Partito Repubblicano armeno (maggioranza in parlamento), approfittando della forma parlamentare adottata con una riforma costituzionale e successivo referendum popolare un paio di anni fa.
Le ultime settimane hanno segnato la storia recentissima della Repubblica d'Armenia con questa sollevazione popolare estremamente pacifica, ma non priva di altissimi rischi di paralisi istituzionale e di possibili scontri tra la popolazione e le forze dell'ordine!
Per fortuna Pashinian e i suoi sostenitori, la popolazione tutta e le istituzioni di questa democrazia giovane, così come l'alta attenzione delle comunità diasporiche sparse in tutto il mondo, hanno dimostrato un grandissimo equilibrio e una maturità istituzionale nel voler trovare una soluzione pacifica (e ci auspichiamo duratura!), per il bene del paese e dell'area geografica già caratterizzata da alte tensioni e di forti contrasti politici e bellici tra paesi confinanti.
Abbiamo tutti apprezzato questo fermo desiderio pacifico dei dimostranti armeni e delle forze dell'ordine, già descritto dai maggiori organi di stampa internazionali come di un modello da seguire a livello mondiale e forse come il primo movimento popolare a non essere manovrato da forze esterne!
Ci auspichiamo che al più presto il paese torni alla sua normalità istituzionale e che tutti i nostri connazionali, siano essi cittadini residenti nel paese o membri delle comunità diasporiche, continuino a impegnarsi nel consolidare questo spirito pacifico e di fratellanza e nell'osservare con rispetto i propri ruoli, i limiti, i diritti istituzionali e costituzionali.
Come ha ribadito il neo-eletto Presidente della Repubblica Armen Sarkissian nel suo ruolo da garante della Costituzione del paese, i recenti sviluppi estremamente critici ma positivi nello spirito, la conseguente ricerca di soluzione pacifica dei problemi di questa fase politica di stallo, potrebbero avviare la costruzione di una nuova Armenia basata sui principi della legalità e del diritto costituzionale! Ci riconosciamo pienamente in questo auspicio in quanto istituzione comunitaria della diaspora armeno-italiana.
Direttivo dell'Unione degli Armeni d'Italia
Milano, 7 maggio 2018