"...una storia d'amore, una lezione di storia, una storia in sé..." scrive Amy Drscoll, l'editore di Miami Herald.
Vi proponiamo la sinossi del romanzo, nella speranza di poterlo leggere un giorno anche nella versione italiana:
Quando Elisabetta Endicott arriva ad Aleppo in Siria, ha il diploma di un corso intensivo in scienze infermieristiche del prestigioso Mount Holyoke College del Massachussets e una conoscenza molto elementare della lingua armena.
Siamo nel 1915 e lei fa la volontaria per conto dell’associazione Amici dell'Armenia fondata a Boston per fornire cibo e assistenza medica ai rifugiati armeni scampati al genocidio. Elizabetta stringe amicizia con Armen, un giovane ingegnere armeno che ha perso la moglie e la figlioletta. Presto Armen lascia Aleppo e parte alla volta dell’Egitto per arruolarsi nell'esercito britannico da dove inizia a scrivere lettere a Elisabetta. Lì si rende conto di essersi innamorato della ricca e giovane americana così diversa dalla moglie che ha perso.
Ci trasferiamo ai giorni nostri, dove incontriamo Laura Petrosian, una scrittrice che abita alla periferia di New York. Anche se la casa dei suoi nonni Pelham è stata affettuosamente soprannominata "L'ala ottomana", Laura non ha mai dato molta impoprtanza alle sue origini armene. Ma quando riceve la telefonata di un vecchio amico che sostiene di aver visto su un giornale la foto della nonna di Laura che promuove una mostra in un museo di Boston, Laura intraprende un viaggio a ritroso nella storia della sua famiglia. Un viaggio che rivelerà amori, perdite e un segreto straziante rimasto sepolto per generazioni.
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