giovedì 15 gennaio 2015

Ultimo saluto alle vittime del brutale assassinio del 12 gennaio

Si sono tenuti oggi a Gyumri i funerali delle vittime del brutale omicidio il 12 gennaio.

Il soldato Valerij Permyakov, della 102° base militare russa dislocata in Armenia, ha confessato di aver ucciso a colpi di kalashnikov i sei membri della famiglia armena nella loro casa a Gyumri (seconda città della Repubblica d’Armenia). 


La tragedia è avvenuta il lunedì 12 gennaio e nella notte di martedì Permjakov è stato arrestato dalle guardie di frontiera russe vicino al confine con la Turchia. 
"Le forze dell'ordine in Armenia non hanno ancora intrapreso nessuna azione investigativa nei confronti dell’imputato che si trova ancora nel territorio della base militare russa",  ha detto oggi il procuratore generale armeno Gevorg Kostanyan.
Kostanyan ha sottolineato che il reato del 12 gennaio ha una "doppia accusa" e comprende sia il crimine militare, punibile secondo il codice penale militare della Russia, così come il reato non militare, commesso nel territorio di Armenia ed è punibile secondo le leggi armene.
Nonostante le insistenti domande dei giornalisti, il procuratore non ha specificato il tribunale di quale paese, alla fine, giudicherà il soldato russo.

La tragedia ha provocato uno shock in Armenia e i nuovi quesiti sulle condizioni di permanenza dei militari russi nel paese.

Fonte: www.azatutyun.am


Nessun commento:

Posta un commento