Tutta l’opera del classico delle
letteratura armena è strettamente legata alla vita del popolo, dal quale egli
attinse i temi, le trame e i personaggi delle sue storie.
Tumanian entra nella nostra
vita, fin dalla tenera età, con i personaggi delle sue filastrocche, fiabe e racconti,
che sono solo un'assaggio della sua vasta produzione letteraria.
Questi personaggi fanno parte della nostra memoria collettiva. Chi non si ricorda delle gesta
di Qag Nazar (Nazar il Prode) o delle disavventure del pasticcione Phanos o la
storia di Una goccia di miele, quanto mai
attuale. E chi non ha avuto compassione per Giqor, piccolo apprendista tuttofare
al servizio a casa dell’avido e spietato commerciante Artem. Il suo poema Anush
divenne nel 1912 il libretto della prima opera lirica armena, ispirata al suo folklore.
Fu enorme l'impegno politico, sociale e umanitario di Tumanian per
stabilire la pace e la concordia fra i popoli caucasici.
Nel 1915, dopo aver visto con i propri occhi gli orrori dei
massacri, egli si è dedicato attivamente al soccorso degli orfani armeni scampati
al genocidio e raccolti nella città di Echmiadzin, nell'Armenia orientale. Mentre nel 1918 ha organizzato
e partecipato alla “resistenza” contro l’avanzata dei turchi nella sua regione
nativa di Lori.
Nonostante delusioni, amarezze e disgrazie personali, Tumanian fino
alla fine dei suoi giorni ha portato avanti il suo impegno di grande cittadino e intellettuale, diventando il beniamino del suo popolo.
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