giovedì 5 gennaio 2012

Cari amici, per chi per qualche motivo non ha potuto vedere il programma "I figli dell'Ararat - L'avamposto" andato in onda ieri sera,  può  rivederlo in replica sul sito della RAI.
Buona visione!



1 commento:

  1. Lettera aperta – Roma il 27 /01/ 012
    Caro direttore Piero Marrazzo ,
    le testimonianze della trasmissione andata in onda alle ore 23.30 del 4 gennaio c.m. intitolata “ I figli di Ararat “ hanno commosso tutti, anche me, che sono uno dei tanti figli dell’ Ararat del versante iraniano: la mia è una duplice appartenenza che non esclude una delle mie radici a favore dell’altra.
    Nelle testimonianze portate a conoscenza di un pubblico attento, a mio parere sarebbe stata però sufficiente la testimonianza dei personaggi di primo livello, come i nipoti dei sopravissuti alla tragedia , dunque “ fortunati “ per poter raccontare e sentirsi orgogliosi , come Charles Aznavour che possiamo considerare una pietra miliare della storia armena attuale e che tuttavia usa le sue armi a favore della causa armena senza strumentalizzarla o servirsene per sé.
    Il sangue versato dagli innocenti nel 1915 non credo abbia bisogno di sangue di altri innocenti per farci sentire più armeni e non ha bisogno quindi di giustizieri ergastolani. Credo che i nostri cari compatrioti che testimoniavano abbiano mostrato di farlo con spirito non vendicativo verso i figli e nipoti degli assassini che all’ inizio del secolo passato hanno consumato la vita degli armeni innocenti nell’impero ottomano .
    Forse l’unica parola di oggi potrebbe essere la richiesta di perdono, soprattutto da parte di chi ha cercato di essere un armeno a tutti i costi senza nemmeno chiedere di essere perdonato per la vittima innocente che nulla aveva a che fare con gli armeni o le aspirazioni del suo uccisore .
    La trasmissione non ha messo in primo piano l’identità di quella vittima, che invece deve essere aggiunta al milione e mezzo di armeni innocenti , ulteriore testimonianza dell’orrore, in questo caso anche per una errata visione della causa armena, così come purtroppo continua ad accadere, in altri contesti, in questo mondo violento o dei violenti.
    Il nostro sito WWW.ZATIK.COM convintamente ha divulgato il filmato pubblicizzandolo sia prima che dopo la trasmissione, ma ciò non ostante non voglio tenere nascosto il mio rammarico riguardo la testimonianza e lo spazio dato all’ armeno ergastolano e ai suoi istigatori.
    Gli Armeni hanno bisogno di amici , come dice Graziella Falconi in una sua nota , anche amici Turchi come vicini di casa, amici come l’ufficiale tedesco Armin Wegner con il suo preziosissimo rullo fotografico, scattato al momento del massacro proprio mentre era in corso , amici come soprattutto il mio compagno di Facoltà a Roma Micha Wegner , il figlio dell’ufficiale tedesco , che ha reso onore alla volontà di suo padre dando alla storia una pagina memorabile , divulgando i ricordi di suo padre come egli avrebbe desiderato .
    Tutti i suoi illustri ospiti hanno avuto la forza di dire la verità gandhiana = Satyagraha , e non hanno esaltato la violenza o l’ arroganza esponendo il proprio volto con coraggio.
    Dobbiamo aggiungere quindi i nomi delle vittime innocenti all’elenco di 1,5 milioni innocenti Armeni : il 24 aprile di quest’anno deporrò un fiore agli anonimi innocenti della nostra tragedia.
    Amico Marrazzo , cerchiamo di riparare a tutto il male fatto.
    N.B. Segnalo per la sua conoscenza le associazioni e le personalità Armene in Italia
    http://www.zatik.com/associazioni.asp


    Arch. Vahè Vartanian ;
    Vartanian2000@hotmail.com

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